L’Eremita, Arcano della saggezza…

L’introspezione ed il tempo, chiavi della saggezza

L’eremita è rappresentato da un personaggio in piedi e incurvato, che cammina nell’oscurità. Sia il primo piano che lo sfondo sono vuoti. La sua figura occupa tutto lo spazio della lama. Questo dimostra che le soluzioni non vengono dall’esterno ma sono interiori.

Nella mano destra tiene o una lanterna che illumina il suo cammino (tarocchi di Marsiglia) o una clessidra (Visconti-Sforza) che evoca la nozione del tempo che passa.


Questa lama rappresenta anche la solitudine. L’Eremita affronta la notte da solo, obbligandolo all’introspezione. Noi soli infatti deteniamo le chiave per concretizzare i nostri progetti. La sua posizione incurvata e il bastone per aiutarsi a camminare, indicano le difficoltà per raggiungere i nostri obiettivi. In ogni modo, anche se la sua evoluzione è graduale e lenta, raggiungerà il suo obiettivo. La rappresentazione della lama con la clessidra rafforza il concetto di una progressione prudente, attraverso l’analisi e la riflessione. La nozione di tempo è primordiale per questa carta. L’eremita ci insegna che una gestazione lunga e difficile non è sinonimo di fallimento ma bensì del raggiungimento misurato degli obiettivi.


Un simbolo di speranza

La lanterna è simbolo di guida, ma è anche un’illuminazione che può spegnersi da un momento all’altro per la debole intensità della fiamma. Una luce fragile che ci aiuta comunque ad aprirsi una strada nell’oscurità.


In un tiro l’eremita esprime dunque sempre una nozione di tempo, che sia l’idea di ritardo o la possibilità di essere coinvolto in un progetto a lungo termine che non si realizzerà nell’immediato.


È una carta importante perché evoca il bisogno forte di ritrovare sé stessi e la lucidità. In una situazione complessa, ci indica che con determinazione e perseveranza, riusciremo ad uscire da un vicolo cieco ed a ritrovare delle condizioni di vita più favorevoli.

20 marzo 2023
20 marzo 2023
Contrariamente agli altri 21 arcani maggiori dei Tarocchi, il Matto, non ha numero. Alcuni danno a questa carta il numero 0, altri il numero 22. Il Matto è libero, libero come il vento, va verso la sua destinazione. Pazzo per i comuni mortali, il Matto avanza sulle terre vergini della conoscenza. La lama rappresenta un uomo dall’andatura dinamica con delle calzature medievali rosse, il piede destro avanzato, il piede sinistro leggermente sollevato nel senso della marcia. Nella sua mano destra, un bastone d’oro, quello del pellegrino, del vagabondo, del pastore. Possiede le stesse virtù dell’Eremita, quelle della fertilita’ e della rigenerazione. Nella sua mano sinistra, tiene un bastone bianco al quale è attaccato un fagotto di color carne. Il Matto non porta niente, la sua bisaccia è vuota. Il bastone è bianco, simbolo di spiritualizzazione della materia. Ciò che porta non si conta né si vende, è la sua fede, le sue certezze, la sua speranza e la sua parte di divino. Non presta attenzione al cane che gli strappa le scarpe e gli scopre la parte alta della coscia. Quel cane evoca tutto ciò che potrebbe trattenere, materialmente, il Matto. I cinque sonagli sul suo copri spalla ed il suo cappello ricordano un buffone. In questo caso il buffone è la parodia dell’Io, rivelatore della dualità dell’essere. Al Medioevo il buffone faceva parte dell’entourage del re. Visto come “l’altro me” dell’uomo, porta progresso, equilibrio, ed obbliga a cercare l’armonia interiore.
20 marzo 2023
Le sue parole chiave: Introspezione, Segreto, Concentrazione, Intuizione, Mistero, Pazienza… I simboli presenti su questa carta identificano la Papessa nella dialettica di due mondi: il mondo materiale, simboleggiato da una Bibbia color carne, ed il regno celeste, rappresentato dalla tripla corona dei Papi. Dietro di lei, un velo blu chiaro dissimula il sapere celeste, che è la sola a conoscere. La Papessa è l’unico personaggio del Tarocco nel quale il cappello supera leggermente la cornice della carta: la sua conoscenza e la sua saggezza sono infinite. Nell’antichità, era il simbolo della Grande Madre e del Femminile. In lei, la donna può ricevere, essere fecondata, poi può creare nel suo ventre un altro essere, da la vita. La donna è più grande dei misteri, l’interrogazione ultima e infinita. Sembra detentrice della vita e della morte, nel contempo materna e castratrice, amorevole e divoratrice… Il suo significato in amore: pazienza, moderazione, gravidanza o nascita. Il suo significato al livello professionale: aspettative, tirocinio, studi. Il suo significato alle livello finanze: buona gestione, equilibrio, prudenza.
20 marzo 2023
Le sue parole chiave: Ordine, Legge, Imparzialità, Metodo, Decisione. La giustizia è rappresentata da una donna che tiene una spada nella mano destra ed una bilancia nella mano sinistra. I colori blu ed oro della sua corona significano che pronuncia dei verdetti illuminati. Un altra indicazione della sua equità, la sua bilancia pende leggermente verso la destra della carta. Primo personaggio del Tarocco a guardare di faccia, guarda diritta davanti a lei con sicurezza, non esiterà ad infliggere la punizione necessaria, tuttavia l’ampiezza e la la morbidezza del suo abito sono segni di clemenza. Intorno a lei, tutto è giallo, ivi compreso il suolo, e vicino ai suoi piedi nascosti sotto il suo abito, quattro fili di erba ugualmente gialla. Perché tanto giallo intorno a questo personaggio così come per i suoi attributi, la spada e la bilancia ? Il giallo oro è sulla Terra simbolo del potere dei re, dei principi, degli imperatori per proclamare l’origine divina del loro potere. Il giallo è il colore dell’eternità come l’oro è il metallo dell’eternità. Ma il giallo è anche il colore della terra fertile: così nella Cina vecchia, per assicurare la fertilità della coppia, si consigliava di rivestire il letto nuziale di seta gialla. Il suo significato in amore: matrimonio, divorzio, decisione. Il suo significato al livello professionale: contratto, processo, avvocato/giudice. Il suo significato al livello di finanze: eredità, processo.