I tarocchi, testimoni di un’epoca…
L’epoca d’oro dei Tarocchi fu il XIV secolo ed il XV secolo nonostante, al XIV secolo, l’Europa affronta una siccità molto grave, la peste nera, la guerra dei cento anni ed la fame che ne consegue.

Questo periodo buio della storia è considerato come la crisi maggiore del Medioevo, e quello stesso che segnerà il suo declino.
Prima di diventare un strumento divinatorio, i tarocchi erano una formidabile rappresentazione figurativa della sua epoca, con i suoi personaggi, le sue credenze, i suoi timori, le sue paure, i suoi dubbi, ma anche le sue speranze. Al Medioevo, la maggior parte delle creazioni si ispirava alla religione o alla scienze come lo è stato per i giochi delle carte, inclusi i tarocchi, considerati anche uno strumento educativo. Ricollocati nel loro contesto i tarocchi divengono dunque un meraviglioso libro di storia.
Le rappresentazioni dei tarocchi sono ispirate essenzialmente alla vita quotidiana e alla religione Cristiana. Si ritrovano gli stati e le condizioni sociali ed umane dell’epoca.
L’imperatrice, l’imperatore, il marchese che diventerà il Carro, l’artigiano il Bagatto, il pensatore o il saggio che prenderanno i tratti dell’Eremita, il saltimbanco o il mendicante che diventerà il Matto.
Le virtù cardinali o cristiane sono rappresentate attraverso la Giustizia, la Forza e la Temperanza. Tre altre carte rappresentano alcuni elementi celesti come la Stella, la Luna ed il Sole.
Gli elementi della vita o del quotidiano sono rappresentati dagli Amanti (sentimenti, emozioni, dubbi e scelte), dalla Ruota della Fortuna (insidie, sfortuna, fortuna, opportunità), e dalla Casa del Diavolo (gli incidenti dell’esistenza).
Per finire, ci sono tre figure religiose che sono il Diavolo, simbolo del carnale, della tentazione, della sessualità ; il Giudizio, simbolo del Giudizio ultimo o della risurrezione di Cristo; ed il Mondo, simbolo dell’assunzione della Vergine Maria.


